Tutto esaurito alla Cavea dell’Auditorium Parco della musica  per i Maneskin chiamati ad inaugurare il Roma Summer Fest 2019. Non poteva esserci apertura più adrenalinica con un pubblico eccitatissimo e voglioso di vedere la band romana all’opera.

Il concerto inizia con alcune scritte sul grande schermo in cui vengono riportate le critiche che il successo porta con sé. Alcun li hanno definiti meteore o gruppo in grado di fare solo cover ma la band formata da Damiano (voce), Victoria (basso), Thomas (chitarra) ed Ethan (batteria) sta smentendo tutti i critici dimostrando di non essere un fenomeno passeggero legato alla partecipazione del talent X-Factor.

A suon di live, sold out, cover e musica inedita stanno sbancando la discografia italiana con ben 12 dischi di platino di cui due per l’album di inediti “Il ballo della vita” ed oltre 130.000 biglietti venduti in appena due anni di attività.

Mattatore assoluto è il frontman Damiano con la sua carica adrenalinica sul palco che occupa in lungo e largo correndo saltando ed interagendo col pubblico e con il resto della band.

Il pubblico presente è formato soprattutto da giovanissimi, addirittura bambini accompagnati da genitori e parenti. Sono loro che riempono l’arena di urla e di entusiasmo e che cantano ogni singola parola delle canzoni.

La giovane età del pubblico però non deve far pensare ad una band adatta esclusivamente da teenager. Il concerto è piacevole anche per i fruitori di musica più smaliziati, con un sound tendente ad un rock commerciale ma ben eseguito ed il tutto impreziosito dal carisma naturale e dalla grinta di Damiano, dalla sua voce particolare e dal suo fascino magnetico.

Una band giovane che sarà chiamata ad ulteriori prove ma in cui si intravede quell’X-Factor da molti sbandierato (ricordiamo che i Maneskin arrivarono solo secondi) ma da pochi confermato.