La classe non risente del tempo, così come le belle canzoni.

Antonello Venditti di classe ne ha da vendere, ed è ancora un ragazzino sul palco, malgrado i 70 anni già compiuti: Venditti è un oratore, oltre che un cantautore, un maestro da cui lasciarsi affascinare, con imprescindibili aneddoti che colorano ogni brano e rendono la grandezza di questo figlio di Roma che ha saputo, brano dopo brano, raccontare le generazioni (più di una) dagli anni ’70 in poi.

In una Piazza Duomo stracolma si è assistito a una vera e propria cavalcata di successi, cantati da giovani e meno giovani con uguale intensità: da una struggente “Stella” a “Notte prima degli esami”, con cui tutti abbiamo approcciato alla maturità, fino a “Lilly” o “Dimmelo tu cos’è”, spaccati di vita in cui Antonello ci ha condotto con maestria, riuscendo anche a contestualizzare ogni brano rispetto all’epoca in cui lo ha composto ed eseguito: l’eroina nelle strade di Roma, il rapporto con De Gregori (nella bellissima “Francesco”) e l’uscita dalla RCA, la fine di un amore importantissimo, la riscoperta della vita; Venditti è un poeta, è uno per cui “la matematica non sarà mai il suo mestiere” ma anzi che “ha bruciato la sua laurea e vive solo di parole” (è infatti laureato in Giurisprudenza).

Come un maestro ci insegna la vita canzone dopo canzone, fino ad arrivare all’esecuzione integrale (insieme allo storico gruppo Stradaperta, con cui registrò il disco) di “Sotto il segno dei pesci”, che ha compiuto quarant’anni nel 2018 ed è il motivo principe di questo tour.

Dalla title track, fino a “Bomba o non bomba”, per arrivare a  “Sara” o “L’uomo falco”, quel disco è una pagina nella vita di chi c’era all’epoca, un tuffo nei ricordi, ma ne spaventa anche la straordinaria attualità (si pensi proprio a “Bomba o non bomba”), come è propria solo dei grandi capolavori, che sanno essere sempre attuali.

Venditti dirige la band con maestria e ci regala quel suo timbro inconfondibile e quella mimica (spesso con la sigaretta in bocca) che lo hanno anche reso oggetto di una celebre imitazione, sciorinando battute e aneddoti di una vita straordinaria, da “Lucio Dalla che mi  ha salvato la vita” (gli trovò casa in un periodo molto buio e non proprio lucidissimo dell’amico romano) fino a “Ultimo mio grande amico, che spero mi prenda come maestro per non commettere errori in carriera, come ho fatto io con Lucio”.

Successo dopo successo si arriva all’apoteosi finale, con il Venditti recente (ma non meno ispirato) di “Dalla pelle al cuore” e “Unica”, che lascia spazio ai grandi classici “Amici mai”, “Alta marea” e “In questo mondo di ladri”, per concludere con una immancabile “Ricordati di me”, da brividi.

Tre ore e mezzo di concerto di uno straordinario professionista, ma prima ancora di un grande uomo, che sa narrare ed affascinare dal palco e per cui la musica è ancora una straordinaria gioia.

Ed è un vero privilegio poterne godere.

ANTONELLO VENDITTI Setlist @ Pistoia (09/07/2019)

Raggio di Luna
I ragazzi del Tortuga
Giulio Cesare
Piero e Cinzia
Peppino
Stella
Non so dirti quando
Lilly
Compagno di scuola
Ci vorrebbe un amico
Notte prima degli esami
Sotto il segno dei pesci
Francesco
Bomba o non bomba
Chen il chinese
Sara
Il telegiornale
Giulia
L’uomo falco
Dimmelo tu cos’è
Dalla pelle al cuore
Unica
Che fantastica storia è la vita
Amici mai
Alta marea
Benvenuti in Paradiso
In questo mondo di ladri
Ricordati di me