La cornice di Villa Bottini, a pochi passi dal centro di Lucca, è già di per sé un posto che lascia sbalorditi, col suo parco ideale per la musica nella stagione estiva: il WOM Fest sta diventando una tradizione dell’inizio estate in Toscana e quest’anno ha fatto probabilmente il definitivo salto di qualità grazie ad un secondo giorno sold out (che costerà una rasatura ad un paio di organizzatori).

Ad aprire la serata sono stati i viareggini Metropol, con la loro miscela rock, mentre prima dei Fast Animals & Slow Kids, headliner, è toccato agli Esterina, band lucchese in grande ascesa grazie ad un piccolo gioiello come “Canzoni per esseri umani”, il loro ultimo album: Fabio Angeli e compagni hanno messo in scena uno show elettrico, potente, in cui non è mancata la poesia di brani come “Santo amore degli Abissi” e una conclusiva “Dio ti salvi” che ha lasciato tutti sbalorditi, in un mix di psichedelia e rock.

Ma la gente era accorsa per la prima data toscana dei FASK, reduci dalla pubblicazione di “Animali notturni” e ha avuto ciò che desiderava: Aimone Romizi al solito, da frontman ormai scafato, ha animato la folla fin da subito e il set è stato una cavalcata tra brani ormai classici (da “Forse non è la felicità” a “Come reagire al presente” fino a “Coperta”) e pezzi appena usciti ma già conosciuti a memoria dai fan (da “Demoni” a  “Non potrei mai”).

I FASK sono ormai una band matura, nel pieno del loro apice artistico e il WOM Fest si è dimostrato la cornice ideale in cui esprimere tutta la loro forza: Aimone che fa stage diving e si fa portare al mixer, da dove ingaggia una battaglia di batteria con Alessio Mingoli sarà uno dei momenti che chi era a Lucca non dimenticherà facilmente.

A questo punto il WOM ci ha ormai conquistato. Non resta che aspettare l’edizione 2020…