A volte le strade tornano ad incrociarsi e i destini pure così come il sodalizio tra i Calexico di Joey Burns e John Convertino e il cantautore Sam Beam in arte Iron & Wine . Nel 2005 le due entità musicali così vicine e così lontane al tempo pubblicarono un gran bel disco “in The Reins”  per ritrovarsi  poi ben 15 anni dopo, nel 2019, a pubblicare un nuovo lavoro “Years to Burns”  ritrovando quella scintilla creativa che sembrava un unicum e che invece segna un gradito ritorno per i fan di entrambe i musicisti.

In realtà di anni ne sono stati bruciati tanti ma tutto appare quasi immutato come allora considerando da un lato la grande maturazione di Sam e l’ormai affermata carriera dei Calexico. La Tournée Europea per presentare il nuovo disco ci ha dato l’occasione di rivederli insieme sul palco del Giardino della Triennale di Milano nell’ambito del Trip Festival in una versione light dei Calexico con la presenza di soli 2 componenti della band originale oltre ai due leader Joey e John naturalmente affiancati da Sam Beam .

Una serata magica, che vede protagonisti musicisti di grande spessore capaci di farci viaggiare nelle sconfinate terre di confine tra la California e Messico attraverso polverose strade che ci portano laddove il country si miscela con il tex mex e il folk si tinge di sfumature jazz .

Le due voci di Joey e Sam sono  perfettamente coordinate, duettano, si sovrappongono creando atmosfere delicate e ruvide; il tempo è scandito dalla scarna batteria di Convertino  e la magica tromba di Valenzuela insieme alla fisarmonica impreziosiscono il tutto.

Il repertorio è ovviamente limitato ai sopra citati 2 album e 90 minuti di concerto sono da considerarsi più che sufficienti per apprezzare la loro musica. Sicuramente il nuovo album è il più utilizzato nella scaletta cominciando coi singoli Midnight Sun e Father Mountain e la bellissima Follow the Water .

 

Incredibile la lunga suite di 8 minuti The Bitter Suite, che racchiude tre brani dove apprezziamo tutto il mondo musicale  dei due sodali con la band in grande spolvero ognuno intente a tirar fuori l’anima dal proprio strumento.

In your town ci riporta al genere Americana sulle strade country che va a riprendere le sonorità del primo disco He Lays in the Reins magica armonia di voci e chitarre. History of Lovers fu il loro primo singolo e ancora suona attuale mentre Red Dust ci riporta al blues primordiale del Mississipi ,Burn that Broken Bed in long version fa risuonare la tromba di Valenzuela in modo struggente.

Era naturale aspettarsi qualche riempitivo nella scaletta tratto dagli ampi repertori dei due artisti e così abbiamo il piacere di ascoltare una Flores Y Tamales Calexiacana e una Call IT Dreaming di Iron & Wine bellissime entrambe eseguite in nuove versioni. Una chicca però arrivata inaspettata è stata la splendida cover di Bring On the Dancing Horses dei mitici Echo & the Bunnymen che preannuncia il finale del concerto con 2 encore a grande richiesta del pubblico.