“Guerra e Pace” è il nuovo album di Fabri Fibra, in uscita il prossimo 5 febbraio: all’interno del disco l’artista marchigiano accusa discografici e media, e a Tgcom il rapper rivela anche di aver detto no a Sanremo 2013 – manifestazione in partenza il prossimo 12 febbraio.

“Mi è costato moltissimo dire no a Mauro Pagani a cui voglio molto bene e conosco dalla collaborazione per il singolo benefico ‘Domani’. Oggi a Sanremo dico no perché l’intenzione è quella di fare polemica con quello che canto. Oltre alla motivazione economica, andare al Festival mi farebbe perdere molte copie vendute perché i fan non capirebbero, non c’è una preparazione culturale adatta per accogliere l’hip hop su quel palco”.

Fibra si è riferito al consulente alla direzione artistica, Pagani, valido esponente della scena musicale italiana che insieme a Fazio si è occupato della selezione del cast dei partecipanti al 63esimo Festival della canzone italiana. E sulla sua assenza si è detto ugualmente soddisfatto dato che il suo “pupillo” Clementino salirà sul palco dell’Ariston durante la serata dei duetti insieme agli Almamegretta.
Provocatorio e tagliente come al solito, il rapper durante il nuovo brano “A me di te” pronuncia le parole “Scanu svegliati!”, lanciando un grido simbolico per criticare la tendenza delle case discografiche a  portare sul mercato solo concorrenti di talent-show – rovinando così originalità, comunicazione e freschezza della musica – per poi tagliare dopo poco tempo ogni tipo di rapporto con loro:

“Mi hanno chiamato anche per X-Factor” e “The Voice” ma volevano facessi il giudice, non che cantassi. Non ce l’ho con Valerio Scanu, ma dopo il suo successo a Sanremo è stato abbandonato dai suoi discografici, quindi l’ho preso ad esempio. I discografici scelgono i ragazzi dei talent per poi sparire. Scanu non dovrebbe incazzarsi con me ma lo incito a farlo con i suoi discografici per poi poter fare la musica libera che vuole”.