Nel mondo della musica abbiamo spesso notato come i fans siano spesso molto più eccentrici degli stessi artisti (che pure non dimenticano mai di mostrarci delle vere e proprie stravaganze). In questo caso la fan è del “Re del Pop”, Michael Jackson, che ha deciso di intentare una causa a dir poco singolare.

La donna, infatti, ha deciso di fare causa per il disco di MJ del 2010 perché, secondo lei, i brani non sarebbero cantati dall’artista, e per questo chiede il rimborso del disco per lei e tutti i fans che lo hanno acquistato. Le canzoni oggetto della disputa, in particolare, sono “Breaking News“, “Monster” e “Keep your head up“. A interpretare i brani, un certo Jason Malachi, che la donna invita a cercare su Youtube in quanto ha una voce molto simile a quella del Re del Pop, come affermato da un esperto del suono che conferma la tesi della donna. Vedremo nei prossimi  mesi come proseguirà la causa, in caso dovesse vincerla voi chiedereste il rimborso del disco?

Nonostante la sua morte, il mito di Michael Jackson non accenna a diminuire con il passare del tempo: non è un caso che le star più celebri di oggi lo omaggino nei modi più impensabili. Se Lady Gaga decide di imitarne lo stile e il vestiario, il giovane Justin Bieber fa molto di più, e si interessa all’acquisto della sua “Neverland“, anche se le operazioni potrebbero non andare a buon fine per via degli ingenti lavori di ristrutturazione che sono necessari all’interno del podere. Intanto, anche tra i fan il ricordo della star del pop è sempre più vivo, grazie anche alle molte pubblicazioni postume arrivate nei negozi nel corso di questi ultimi quattro anni. Raccolte, rarità, ma ora anche molti altri inediti potrebbero arricchire le collezioni dei Jacksoniani: Fred Jerkins III, storico collaboratore della rockstar, ha infatti dichiarato ha infatti affermato di avere molto materiale mai pubblicato, pronto per essere raccolto in un’unica pubblicazione. Non resta che attendere ulteriori sviluppi…

A tre anni dalla scomparsa del Re del Pop, scoppia un caso di portata milionaria tra la AEG, la società che ha promosso il ritorno di Michael Jackson sulle scene, e il Lloyd, noto colosso delle assicurazioni. La AEG, infatti, aveva stipulato un contratto di assicurazione in caso di mancata esibizione del Re del Pop. Ben 17 milioni di risarcimento, questa la cifra che il Lloyd dovrebbe corrispondere a titolo di risarcimento alla AEG, che probabilmente non verrà mai pagato.
Sono, infatti, state scoperte alcune e-mail tra i dirigenti AEG e l’artista che evidenziano come già da prima dell’accordo per l’assicurazione di “This is it” l’azienda fosse a conoscenza delle gravi condizioni psico-fisiche di Michael Jackson.  “MJ è chiuso nella sua stanza d’hotel. E’ ubriaco e depresso. Sto cercando di riportarlo alla ragione”, recita una delle tante e-mail di Randy Phillips di AEG a un suo superiore.

Non è mancata ovviamente la risposta di uno dei legali della AEG: “Lavorando nel mondo dello spettacolo, è inevitabile venire a contatto con individui che abbiano grossi problemi personali. Michael Jackson era un uomo adulto, è pretestuoso affermare, oggi, se fosse o meno in grado di prendersi cura di se stesso”.

Per il momento la causa è ancora in fase embrionale. Purtroppo, però, il re del pop non riesce a riposare sereno.