Una scossa di energia pura. Bol & Snah si raccontano.
Pochi giorni fa vi abbiamo presentato le date live del progetto “Bol & Snah”, quest’ultimo pseudonimo dietro al quale si nasconde Hans Magnus Ryan, già chitarrista e fondatore dei Motorpsycho.
Adesso abbiamo raggiunto la band (tutta “made in Norvegia”), che ci scrive dall’auto mentre si avvicina alle prossime date di Marina di Massa (Baraonda Live Club) e di Roma (al Rising Love) per far loro qualche domanda proprio in previsione di questi appuntamenti.
– Ciao ragazzi, come prima cosa vi chiedo: com’è nato il progetto?
Questo progetto è nato nel 2010, in occasione di un festival che coinvolgeva sia i BOL (Tone Ase, voce ed elettronica; Stale Storlokken, tastiere (già collaboratrice dei Motorpsycho nell’album “The Death defying Unicorn”) e Tor Haugerud, batteria) sia i chitarristi norvegesi Stian Westerhus e Snah (Hans Magnus Ryan).
L’idea era quella di combinare il mondo fatto di improvvisazione dei BOL con il linguaggio e il suono molto rock di questi due chitarristi. Il risultato fu molto soddisfacente, tanto che ha portato alla prosecuzione della collaborazione e alla registrazione di “Numb, number”, uscito nel 2012. La collaborazione con Snah sta continuando, ormai ci muoviamo e componiamo come un quartetto.
– Com’è il vostro rapporto con l’Italia e i live club italiani?
Il pubblico italiano è molto attento e partecipe, il che ci dà una grande energia sul palco. I club in questo tour sono stati molto professionali e c’è sempre un’atmosfera molto amichevole. Il nostro promoter e la crew per il tour sono fantastici!
– Che cosa si deve aspettare il pubblico italiano dai vostri live?
Il pubblico del Bloom, nella prima data in Italia, ci ha detto che il nostro live è stato un “momento di pura energia”. Ci sono composizioni, improvvisazioni, testi, tutti molto strettamente legati tra loro. E’ un mix di rock e improvvisazione e l’energia viene fuori in modo naturale da noi per primi, che cerchiamo di essere sempre creativi ed avere orecchie e menti aperte.
– Potete fare un bilancio dell’avventura dei BOL e dei Bol insieme a Snah dopo 4 album?
I BOL hanno lavorato per lo più come trio prima di iniziare questo progetto e continuano a farlo, cercando di esplorare suoni sempre nuovi, ma per il presente BOL & Snah è al centro dei nostri pensieri e ci piace moltissimo!
– Come definireste “Numb, number”, il vostro ultimo album (e il primo come BOL & Snah) in poche parole?
E’ rock energetico mixato con improvvisazione e testi efficaci.
– Siete soddisfatti del suono che avete raggiunto?
Assolutamente, ma cerchiamo sempre nuove strade…
– Avete mai pensato di arricchire i vostri live con un aspetto “visual”, ad esempio con dei video?
Ci è sembrato distante dall’idea di questo progetto.
– Per chiudere, date appuntamento al vostro pubblico italiano.
Stasera ci aspetta il Baraonda, a Marina di Massa, in Toscana e domani il Rising Love a Roma. Ci piacerebbe che foste in tanti!