Il Sanremo che piace ai giovani

Il Sanremo che piace ai giovani

Discusso, criticato, dichiarato morto o comunque agonizzante ogni anno, il Festival di Sanremo si conferma, edizione dopo edizione, un grande successo di pubblico e l’audience immancabilmente smentisce le funeste previsioni che puntualmente precedono la rassegna. Dopo un paio d’anni di ascolti in lieve discesa, quest’anno l’accoppiata Fazio – Littizzetto sembra aver trovato davvero la formula giusta per incollare i telespettatori allo schermo: sarà merito degli ospiti internazionali, di estrazione variegata; oppure dell’informale conduzione della consolidata coppia artistica; sicuramente, una selezione accurata di artisti che strizzano l’occhio alle fasce più giovani di consumatori musicali non è ininfluente. Nonostante l’andamento delle singole serate sia talvolta peggiore delle corrispettive dell’anno precedente, i primi risultati relativi agli ascolti non lasciano dubbi: il Festival di Sanremo sta tornando quest’anno ad interessare i giovani.

Nel 2012, infatti, la statistica segnalava solo un giovane telespettatore su dieci, mentre la maggior parte di essi si soffermava comunque sul programma con una media di appena 20 minuti; giusto il tempo, probabilmente, di assistere all’esibizione del proprio artista preferito o dell’ospite d’interesse. Quest’anno, aumenta il tempo della visione, ma aumenta anche il numero dei giovani che seguono la kermesse, con un +13.27% sui laureati (dal 38% della seconda serata del 2011 al 51.45%), +4.91% nella fascia 25-54 anni e +6.52% tra i 15-24enni. Il Festival sta tornando ad essere un fedele specchio del panorama musicale italiano e di ciò che i consumatori di musica apprezzano maggiormente?

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