Calcutta al Carroponte: le foto del live

Calcutta al Carroponte: le foto del live

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Una serata, tre giovani artisti sul palco del Carroponte.
Tutto esaurito per Edoardo d’Erme, in arte Calcutta lo scorso sabato a Carroponte.
Ad aprire le danze la band torinese Eugenio in Via di Gioia e Cosmo.

CALCUTTA – MAINSTREAM SUMMER TOUR 2016
Il suo ultimo disco “Mainstream” ha sparigliato generi, appartenenze e definizioni. Le melodie contagiose delle sue canzoni lo hanno reso un fenomeno irresistibile che ha attirato a sé, grazie ad una scrittura pop che non ha pari in Italia, l’attenzione trasversale di pubblico, stampa e social network.

COSMO
Marco Jacopo Bianchi – meglio conosciuto anche in veste di frontman e leader dei Drink To Me, una delle band più solide e apprezzate del nostro panorama underground – non ha paura di rischiare: la sua musica cerca di parlare un linguaggio nuovo, imbastardito dalle esperienze e dalla sperimentazione.  Prova a far convivere una scrittura spiccatamente pop con un attitudine che pesca a piene mani dall’universo della musica da club e che guarda senza timidezza anche a mondi all’apparenza lontanissimi e irraggiungibili. Pop, lo ripetiamo, ma anche altro. Il suo nuovo album si chiama “L’ultima festa”, un vero e proprio manifesto estetico e sonoro del Cosmo-pensiero che gioca continuamente col contrasto tra realtà e sogno, delirio e concretezza, “L’ultima festa” amplifica i contenuti che avevano reso “Disordine” uno dei dischi più celebrati e interessanti del panorama italiano di questi ultimi anni.

EUGENIO IN VIA DI GIOIA
Arriva da quattro giovani torinesi una delle proposte più fresche di questa stagione. Le canzoni di Eugenio Cesaro esplorano con irriverenza e un pelo di curiosa ingenuità le cattive abitudini di oggi: la visibilità estremizzata sui social, l’incapacità di cogliere la concretezza dell’oggi, l’insana abitudine italiana ai concorsi e alla musica live a notte fonda. Il tutto condito da un folk estremamente godibile, un tuffo nello swing più sfrenato, trame melodiche che si incollano in testa e intrecci vocali modulati. L’abitudine a suonare in strada (e gli incontri che proprio in strada hanno forgiato l’ossatura della band) li ha portati in fretta sui palchi di tutta Italia e all’ambìto premio della critica al Premio Buscaglione. Dopo un ep andato a ruba, Lorenzo Federici – unico membro della band a non aver legato il proprio nome a Eugenio In Via Di Gioia – è denso di canzoni memorabili: dall’allegra ballata paesana in Argh! con la fisarmonica ad accompagnare la melodia, al contagioso swing Ho Perso; dall’irresistibile crescendo di Ottetto Di Stabilità allo swing ruffiano che anima gli scherzi di Zoo Balneare.

Ecco le foto della serata. Foto di Maddalena Compagnoni.

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