Sanremo 2014: l’ospite Rufus Wainwright risponde ai Papaboys che boicottano la sua...

Sanremo 2014: l’ospite Rufus Wainwright risponde ai Papaboys che boicottano la sua presenza

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Non è ancora arrivato al Teatro Ariston ma già la sua partecipazione come ospite al 64esimo Festival di Sanremo – in partenza su Rai 1 oggi, 18 febbraio 2014 – sta facendo discutere: l’atteso Rufus Wainwright infatti, che si esibirà dal vivo domani nel corso della seconda serata, si è attirato suo malgrado le critiche di numerose associazioni cattoliche italiane, che lo accusano di blasfemia per il contenuto di un particolare testo da lui scritto, “Gay messiah” (all’interno del quale si annuncia l’arrivo di un messia omosessuale). Alcuni ‘Papaboys’ hanno manifestato ieri a Roma per richiedere ai vertici Rai la sospensione dell’intervento di Wainwright, quindi l’entourage dell’apprezzato artista canadese ha subito espresso il proprio stupore a riguardo, tramite una dettagliata nota diffusa alla stampa, ve ne riportiamo una parte:

“Le reazioni alla presenza di Rufus Wainwright mostrate da parte di alcuni gruppi conservatori cattolici sono state un’enorme sorpresa per noi. Rufus ama ed ammira l’Italia, la sua gente e la sua cultura, ed è sempre stato un artista che ha parlato apertamente della propria sessualità fin dall’inizio della propria carriera. Nelle sue canzoni è solito esplorare la fragilità della condizione umana e il brano “Gay Messiah”, che è l’oggetto di tale protesta, non è stato concepito in maniera blasfema dato che non tratta di Gesù o di qualsiasi altra figura religiosa. Parla invece del concetto metaforico di un mondo in cui le persone omosessuali possano avere gli stessi diritti di quelle eterosessuali  Rufus è orgoglioso e grato di essere stato invitato a Sanremo per eseguire dal vivo due canzoni, e non vede l’ora di potersi esprimere”.

Questa l’immediata replica di Giancarlo Leone, direttore di Rai 1:

“Ogni polemica ha sempre una base: qualsiasi artista, soprattutto se impegnato, può essere visto sotto Sanremo come elemento di rottura. È chiaro che quando artisti del genere vengono a Sanremo, quando vengono su Rai 1, le cose cambiano. Sappiamo che Rufus non si crocefiggerà in scena e non farà nulla di quelle cose che l’hanno anche reso famoso. Farà il grande artista che è”.

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